Il nome di Marzo deriva dal latino “Martius” ovvero dedicato a Marte, dio dell’agricoltura e della guerra.
Nei tempi antichi, in questo periodo si preparavano le armi per la guerra, mentre nell’agricoltura riprendevano i lavori nei campi.
Nella tradizione, la forza di Marzo rendeva capaci di affrontare e superare ogni avversità, proprio come i germogli ed i semi che per affacciarsi alla luce della vita devono rompere le zolle di terra.
Fin dall’antichità questo mese era visto come l‘inizio di qualsiasi attività degli uomini e della natura, dopo il lungo letargo dell’inverno.
Rappresenta l’inizio della stagione calda, dà avvio al calendario astronomico, inaugurato dall’Equinozio di Primavera in cui termina l’Inverno ed ha inizio la Primavera.

Le giornate si allungano e diventano sempre più calde (nell’ultima domenica del mese entra anche in vigore l’ora legale che contribuisce ad avere giornate più luminose), la natura si risveglia dal rigido inverno sprigionando tutta una serie di colori e profumi tipici.
Marzo è il mese della mutevolezza.
Meteorologicamente si passa dal caldo, al freddo ventoso, dal sereno alla pioggia, si verificano gelate improvvise e a volte anche la neve fa capolino!
Tutto ciò avviene per certi aspetti anche nel nostro organismo.
La sua instabilità è testimoniata dall’antica saggezza popolare e i numerosi proverbi e modi di dire, come «marzo pazzerello, guarda il sole e prendi l’ombrello».

Nell’astrologia cinese questo mese è governato da MUW, la Lepre o coniglio (Legno Yin), caratterizzato da due zampe enormi e due orecchie incredibili, animale erbivoro che trita gli ortaggi, veloce, scava cunicoli nella terra, ha le antenne, ben collegato a Madre Terra, ha un buon tempo di reattività e un alto tasso di riproduzione (creatività).
Apparentemente facilmente domabile e maneggiabile (piccolo e morbido), in realtà non lo è.
Le sue qualità sono le antenne e il correre per andare nel mondo.

Durante la stagione invernale, a causa del rallentamento dei processi metabolici e di un’alimentazione in genere più corposa, l’organismo fa più fatica ad eliminare le scorie.
Se le tossine accumulate sono numerose, si possono verificare i classici disturbi di primavera: astenia, allergie, cellulite, sofferenza epatica.
Alimentarsi con i rimedi corretti in questa stagione è di grande aiuto: il corpo, l’anima e la mente si sentono alleggeriti e di sicuro più efficienti.

In questo periodo dell’anno il sistema linfatico lavora intensamente per eliminare le scorie e le tossine in eccesso. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese drenare la linfa significa eliminare tutte “quelle incrostazioni” che appesantiscono il corpo al punto tale da creare una sorta di torpore che mantiene uno stato di “letargo”. Questo stato è controproducente perché blocca la rinascita della primavera.
Importante quindi privilegiare l’attività fisica che stimola il sistema linfatico, sia attiva (come i kriya specifici del Kundalini Yoga) sia passiva (come lo Shiatsu che stimola direttamente i meridiani).

Gli alimenti che consiglio in questo periodo sono:
– il carciofo: depura il fegato, stimola i reni e alleggerisce la linfa;
– il tarassaco: sgonfia la pancia, regola l’intestino, stimola il fegato e la bile;
– il pompelmo: riattiva e protegge il sistema circolatorio.