Secondo mese dell’anno nel calendario gregoriano, l’unico che conta 28 giorni (29 negli anni bisestili).
Il nome, dal latino februare che significa “purificare” o “rimedio agli errori”, deriva dal fatto che nel calendario romano questo mese era dedicato ai rituali di purificazione, tenuti in onore del dio etrusco Februrus e della dea romana Febris, i quali avevano il loro culmine il giorno 14.
Tale ricorrenza pagana è confluita nel culto cristiano in onore a Santa Febronia, poi soppiantata da San Valentino.
Mese consacrato al Dio Nettuno, era considerato un periodo di penuria per il contadino, sia per la scarsità di provviste, sia per il rigore delle temperature.

Tuttavia le giornate sono già più luminose e il clima diventa più temperato. Permane l’invito all’introversione tipico della stagione, ma è un mese che ci invita anche a rinascere. Questo è testimoniato dalla presenza di numerose feste che si celebrano in questo mese che è il più corto dell’anno.

Secondo il calendario celtico e neopagano, la festa più importante dell’inverno dopo quella del solstizio è Imbolc , detta anche Oimelc,  l’antica festa irlandese del culmine dell’inverno, che cadeva tradizionalmente l’1 febbraio, nel punto mediano tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera.
La festività celebrava la luce, che si manifestava  nell’allungamento della durata del giorno, e nella speranza non troppo remota  dell’arrivo della primavera.
Era tradizione celebrare la festa accendendo lumini e candele.
In epoca cristiana la festa di Imbolc venne equiparata alla Candelora, sebbene quest’ultima abbia origine nel bacino del Mar Mediterraneo.
Imbolc è una delle quattro feste celtiche, dette “feste del fuoco” perché l’accensione rituale di fuochi e falò ne costituiscono una caratteristica essenziale.
In questa ricorrenza il fuoco è però considerato sotto il suo aspetto di luce, essendo questo il periodo della luce crescente.

Nel passato calendario giapponese il mese di febbraio era chiamato Kisaragi (如月, 絹更月 o 衣更月, che significa “il mese del cambio di vesti”. Altro nome nipponico è Mumetsuki (梅見月, che significa “il mese in cui si vedono i fiori di prugno” o Konometsuki (木目月, “il mese nel quale gli alberi prendono nuova vita”.

Nel calendario cinese questo è il mese di YAN, la tigre (elemento Legno Yang), animale selvatico, elegante, fiero, solitario e individualista, dalla forza dirompente concentrata e quieta, che agisce nel momento opportuno, e ha in sé un misto di pacatezza e grande ferocia all’occorrenza.

In questo periodo dell’anno è utile continuare a prendersi cura dell’elemento acqua (meridiani di Vescica urinaria e Reni e rispettivi viscere e organo), e quindi delle acque del proprio corpo, preservando la loro densità e fluidità. E’ importante che in questo periodo le acque vengano smaltite bene per evitare ristagni e accumuli e per salvaguardare reni e pressione. Per fare questo, è necessario mantenere elastici i tessuti e aiutarsi con metodi drenanti.

Tra gli alimenti di stagione che la natura ci mette a disposizione per la salvaguardia dei liquidi corporei, possiamo trovare:
la Betulla – idratante, drenante, disintossicante, aiuta a prevenire e risolvere cistiti, uretriti e prostatiti; alleggerisce le caviglie e le gambe;
il Prezzemolo – contro l’ipertensione.
la Pera – depurativa e rinfrescante;
l’Orzo – contro le coliche e la stipsi, naturale elisir per la pelle, l’intestino e i reni;
il Latte di riso – favorisce il ricambio idrico del corpo;
l’Anice – concilia il riposo e la disgestione.