Stella di NataleEuphorbia pulcherrima  o Poinsettia pulcherrima
È una pianta tipicamente natalizia: spesso, quando perde le foglie, viene buttata via; invece, se ha delle buone radici e viene posta in un luogo luminoso, lasciandola vegetare per tutta l’estate, a fine settembre riprenderà la sua fioritura.

Miti e Leggende
Era coltivata già da Indios e Aztechi e rappresentava il simbolo di purezza il cui colore rosso intenso riportava alle gocce di sangue di una dea morta per amore.
In Messico, un’antica leggenda racconta che molti secoli fa, durante la notte di Natale, in chiesa, una bambina molto povera desiderava mostrare a Gesù il proprio amore, ma non aveva i mezzi per farlo. Una voce però le suggerì di uscire e di raccogliere un fascio di sterpi e erbe che, depositate sull’altere, si trasformarono in meravigliose stelline rosse.
La popolarità in Italia è arrivata soltanto due secoli fa, quando venne usata per adornare la Basilica di San Pietro.

Come prendersene cura
La stella di Natale non richiede un’annaffiatura eccessiva, per non farla morire basta bagnarla solo quando il terreno è completamente asciutto.
È amante della luce ma non del sole diretto, posizionala in un punto luminoso della casa e soltanto quando arriva l’estate trasferiscila sul balcone.
In inverno va concimata una volta alla settimana.
In primavera, va potata tra febbraio e marzo e rinvasata ad aprile, per permettere alle radici di crescere e ossigenare il fusto e rinvigorire la pianta.
In estate è posizionarla fuori casa, quando arriveranno temperature miti e superiori a 18°.
In autunno, a cominciare da metà settembre, riportatela in casa soltanto di notte.