Maggio è il quinto mese dell’anno.
Secondo alcuni autori, il nome deriva dalla Dea romana Maia, antico nome attribuito alla terra e alla madre di Mercurio, cui era stato dedicato il mese; secondo altri da Majores = gli adulti anziani, a cui i Romani dedicavano questo mese.

È il mese del risveglio completo, la natura è operosa, la fioritura esplosa, siamo nel cuore della Primavera: l’aria è calda, la terra è ricca di germogli, si ode il canto degli uccelli, i campi sono un tripudio di colori e di profumi, da quelli dei fiori a quello dell’erba appena tagliata….
A maggio è meraviglioso fare delle camminate e, in questo periodo storico che stiamo vivendo più che mai,  farsi avvolgere dai profumi e dai suoni assaporandoli intimamente, lasciando che la natura diventi parte di noi e noi parte della natura……fondendosi con l’Universo….

Nell’Astrologia cinese, maggio è il mese del SERPENTE (Jee), animale che porta in sé
una serie di immagini evocative che vanno da quelle più esoteriche – energia kundalini, ovvero la nostra energia vitale – fino ad arrivare a interpretazioni negative del serpente di Adamo ed Eva, il tentatore.
Se lo reinterpretiamo da uno spazio di neutralità, il serpente è fortemente radicato con la natura ed è stato colui che ha invogliato l’essere umano a conoscere: striscia sul suo ventre a diretto contatto con madre terra, nuota (bisce d’acqua), vive sugli alberi (specie arboricole delle foreste). Per questo è diventato simbolo di saggezza.

 

 

ALIMENTI DEL MESE
In questo mese florido e copioso, la natura generosa dona moltissimi alimenti.
Possiamo godere dei fiori della robinia o gaggia che scendono in grappoli dal profumo dolciastro che avvolgono i sensi e che sono ottimi nelle insalate oppure nelle frittate o frittelle.
I fiori del sambuco, organizzati in ombrelli larghi e piatti, anch’essi ottimi mangiati come frittella o nella frittata.
La melissa ottima nelle insalate, frittate, macedonie, per aromatizzare funghi e formaggio o per preparate tè, tisane o birre.
Il rovo i cui giovani germogli sono buonissimi crudi nelle insalate.


L’ortica, pianta molto comune, infestante e versatile che si presta alla preparazione di risotti, zuppe, sformati, frittate.
La borragine, anch’essa ottima nelle frittate, risotti, zuppe e ingrediente base nella preparazione dei plin, piccoli agnolotti tipici piemontesi.
La piantaggine, i cui germogli si mangiano crudi in insalata, mentre le cui foglie sono utilizzate nella preparazione di risotti e zuppe, meglio con altre erbe di campo.
Lo spinacio selvatico, chiamato anche buonenrico o farinello, i cui teneri germogli saporiti sono mangiati in insalata, o in frittate.

 

Foto di Federica Spaziani – Borragine (Borago officinalis L.)