Il mese di Agosto, affinché non si crei disidratazione nell’organismo, richiede l’assunzione di molti liquidi, questo a causa della perdita nei mesi caldi di giugno e luglio.
Ancora una volta, l’alimentazione e la cura del corpo, esplica una funzione importantissima: cibi leggeri, succhi di frutta, tisane e una salutare attività fisica possono evitare i rischi di un autunno in sofferenza.

Tra gli alimenti e i rimedi tipici del mese ci sono:

l’aneto   utile contro il meteorismo;
il cumino e il cumino dei prati – digestivo, tonificante e ricostituente;
il karkadè – ricco di vitamine e Sali minerali;

l’angelica: – dalla funzione digestiva;
il gelsomino  antistanchezza;
la passiflora   utile per generare un sonno ristoratore;
la susina – coadiuvante contro stanchezza e affaticamento generale;

la lavanda – rilassante;
la melissa – dona vigore ed energia;
la lattuga –  sedativa e rinfrescante;
il cetriolo –  rinfrescante e rimineralizzante.

 

ANETO
Anethum graveolens
L.
Famiglia – Apiaceae

È una piana aromatica annuale di origini asiatiche, utilizzata nella cucina tradizionale indiana, e mediterranee – resti di aneto vennero trovati nelle antiche tombe egizie; oggi è diffusa come pianta selvatica anche in gran parte dell’Europa, in particolare nelle zone con clima abbastanza fresco, dall’Italia settentrionale fino alla Svezia.
Per i piccoli semi, utilizzati in erboristeria ed in cucina, molto simili ai semi dell’anice o del finocchio è conosciuta con il nome comune di anice bastardo, o finocchio bastardo.

Nel passato l’aneto ha assunto numerose valenze in diverse civiltà.
I Greci lo usavano per calmare gli attacchi epilettici e nei rituali di stregoneria.
I gladiatori Romani lo masticavano convinti che avesse dei poteri rinvigorenti e che aiutasse ad aumentare la forza e la potenza del fisico.
Dal medioevo si iniziò ad utilizzare l’aneto per problemi digestivi ed è in questo periodo che si iniziarono a preparare tisane e decotti per migliorare la digestione.
In Italia il suo utilizzo in erboristeria non è molto diffuso, almeno non quanto lo è nel resto dell’Europa.

Questa pianta ha proprietà digestive, antisettiche, antispasmodiche, diuretiche, antibatteriche, purificanti, depurative.
Si utilizza per problemi dovuti a nausea, cattiva digestione, flatulenza, meteorismo.
Si usano sia le foglie fresche, da consumare durante il pasto per favorirne la digestione, sia i semi, utilizzati secchi.

Le proprietà dei semi sono numerose.
Un tempo erano usati come tonificante, oggi come depurativo, antispasmodico, sedativo e calmante.
In infusione, placano lo stress e favoriscono il sonno, soprattutto dei bambini e la montata lattea nelle puerpere, sono un potente depurativo in grado di purificare l’organismo dalle scorie e ridurre la ritenzione idrica e la cellulite.

Il sapore di questa pianta, intenso e rinfrescante, si sposa con i piatti di pesce molto saporito e grasso; si abbina bene anche alle verdure, di cui accentua gli aromi, in particolare alle patate.

Dal libro inedito “Le piante alimentari” di Federica Spaziani