Il decimo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano prende il nome dal numero otto, in quanto nell’antica Roma questo era l’ottavo mese dell’anno, prima che Giulio Cesare promulgasse il calendario giuliano spostando l’inizio dell’anno al 1° Gennaio.
È il mese che apre le porte all’Autunno vero e proprio, che segna la fine del ciclo vegetativo delle piante e cambiamenti importanti nella vita degli animali che cominciano a prepararsi al letargo o alla stagione fredda.
Le foglie degli alberi iniziano a cadere, le giornate si accorciano, fanno la loro comparsa i primi freddi. Molte persone accolgono con riluttanza questa stagione, forse a causa delle giornate che diventano sempre più buie e fredde, forse a causa dell’energia di chiusura e introversione che comincia a fare capolino. Ma ogni cosa che accade in natura ha la sua funzione e il suo significato.

Solo questo mese offre giochi di colore mozzafiato: le foglie passano dal verde al marrone, al ruggine, al giallo o al rosso in tutte le sue sfumature. Gli odori che si sentono nell’aria rinfrescano la mente e l’anima, il calore del sole e il fresco dell’ombra accarezzano la pelle in uno scherzoso gioco degli opposti. L’atmosfera e il colore dell’aria diventano dolci e sono una carezza per il cuore.
È tempo di iniziare ad interiorizzarci, a viaggiare entro noi stessi accompagnati dal buio che avanza e che concilia alla riflessione sui misteri della trasformazione attraverso la morte, sempre portando in noi stessi il seme della rinascita.

Nel mese di ottobre è importante valorizzare i benefici effetti del sole di cui si è fatta scorta nella stagione calda. La parte di sole che si è accumulata d’estate, in un certo senso va in letargo dentro di noi, scendendo nelle viscere e andandole a riscaldare.

Gli alimenti di questo periodo, dato che la natura è saggia, funzionano anch’essi da riscaldante “antigelo” per aiutarci in questa fase di cambiamento.
Nutrirsi con i frutti di stagione significa introdurre l’ultima carica di fuoco ed energia prima del freddo invernale.

Tra la frutta e la verdura di stagione che la natura ci offre, troviamo:
– la melagrana – astringente e antiossidante;
– l’uva – antiossidante;
– la castagna – rigenera l’organismo offrendo un pieno di energia e di minerali;
– la noce – ricca di acidi grassi essenziali come quello linoleico e linoleinico, svolge un’importante funzione di nutrimento delle cellule nervose.
– il sambuco – diuretico, aiuta ad eliminare gli accumuli di tossine responsabili tra l’altro del dolore reumatico. Se affiancato dal ribes, ricco di principi antinfiammatori, l’effetto si potenzia;
– la rosa canina – ricca di vitamina C, è un efficace preventivo contro l’insorgere dell’influenza ed ottimo per il cuore e la circolazione sanguigna;
– i legumi (fave, piselli, fagioli, lenticchie, ceci) – preziosa fonte di proteine, e sali minerali;
– la carruba – nutriente e rigenerante per le mucose intestinali;
– il radicchio – aiuta a combattere l’influenza, depura il fegato e fortifica le ossa.;
– la barbabietola – ricca in ferro e vitamina C, utile in caso di anemie, nella riduzione dei grassi e delle tossine, e nell’affaticamento mentale.

Il 10 è considerato un numero divino, è la mano di Dio. Nella cabala ebraica le idee più alte ed astratte erano legate alle dieci emanazioni della divinità (corona, saggezza, comprensione, misericordia, forza, severità, bellezza, vittoria, gloria, splendore, fondamento e regno.
Nella numerologia occidentale, il 10 rappresenta la virilità e l’onore maschile, la fede e la fiducia in se stessi, la volontà e la forza.
In quella tantrica rappresenta il corpo radiante e il flusso della manifestazione; è molto misterioso, è un’emanazione del campo elettromagnetico e di come si sta muovendo il flusso della manifestazione.
È il coraggio supremo, la forza e l’invincibilità, è come nominare tutti i doni di Dio.
Ha a che fare col sistema nervoso che va curato come fosse un giardino.

Il Decimo Guru
Guru Gobin Singh.
Era un guerriero, un poeta, un musico, un uomo ricco di talento. Iniziò la Gatka, arte marziale con la spada.
Portò il coraggio supremo. Fondò l’ordine dei Khalsa, dei puri.
Scrisse il Jab Sahib che dà un senso di forza e invincibilità

Foto di Federica Spaziani – castagno (Castanea sativa Mill.)