Crisantemo
Chrysanthemum indicum e Chrysanthemum chinense
Famiglia Asteraceae

 Crisantemo significa fiore dell’oro.
È una pianta perenne con rami in parte legnosi e in parte erbacei la cui altezza può variare moltissimo: da 20 cm a 1 metro.
Le foglie ovali hanno i margini incisi.
Le infiorescenze sono a capolino. I fiori hanno forme, colori e disposizione variabili.
I colori vanno dal bianco, al rosa, al rosso, all’arancione, giallo, viola e marrone.
Fiorisce copiosamente tra la fine di ottobre e novembre e la sua fioritura rimane prolungata se si recidono i fiori appassiti. La fioritura si arresta con temperature inferiori ai 10°C.
Vi sono alcune varietà dalla fioritura precoce, per esempio i coccineum o gli ibridi di Superbum che cominciano in luglio per finire in settembre.

In Italia è coltivata come pianta per i defunti, mentre nel resto del mondo, specialmente in Cina, Giappone e nei Paesi anglosassoni viene impiegata per abbellire chiese e sale di ricevimento di eventi come matrimoni, battesimi e Prime comunioni è simbolo di gioia, vitalità e felicità.
Inoltre in Giappone rappresenta il simbolo dello Stato.

Clima
Preferisce l’ambiente temperato-caldo, in una zona ben ventilata per evitare marciumi e muffe.
Una volta acclimatata la pianta non soffre particolarmente il freddo a condizione di venire pacciamata abbondantemente.

Esposizione
Ama il pieno sole, ma è capace di accontentarsi anche di poca luce.
È una pianta brevidiurna: fiorisce quando le ore di luce cominciano ad accorciarsi e quelle di buio a diventare preponderanti. Proprio per questo motivo è utilizzate per celebrare i morti in autunno.

Terreno
Predilige un terreno dall’impasto medio, ben drenato. Il pH ideale è neutro, ma alcune varietà si trovano addirittura meglio in un terreno leggermente alcalino.
Teme i ristagni idrici che provocano malattie.

Messa a dimora
Il crisantemo si può trapiantare in autunno oppure in primavera, osservando una distanza di circa 60cm tra le diverse piante.

Coltura in vaso
Se si vuole coltivare in vaso è meglio predisporne uno piuttosto grande, profondo almeno 30 cm.
Bisogna mettere un buon terriccio di medio impasto con un buon strato di drenaggio composto da argilla espansa o ghiaia.

Irrigazioni
Prima di annaffiare è meglio controllare che il terreno sia asciutto per evitare ristagni idrici.
La frequenza e la quantità di acqua delle annaffiature vanno regolate in base alle temperature.
È una pianta che necessita di molta acqua e, in mancanza di piogge, va irrigata giornalmente.
È meglio bagnarla di mattina presto perché le foglie e la base possano asciugarsi bene prima di sera per evitare l’insorgere di muffe o del marciume.

Concimazioni
Al momento dell’impianto è sempre meglio inserire sul fondo della buca una buona quantità di concime organico (stallatico maturo). È consigliabile mescolare anche al terreno un buon concime con microelementi a lenta cessione. Per stimolare un’abbondante fioritura, è opportuno intervenire a fine estate con almeno due concimazioni settimanali: è meglio usare un prodotto liquido con un alto tenore di potassio.

Potature e cimature
Le piante vanno potate all’arrivo dei primi geli. Bisogna intervenire tagliando i rami appassiti a circa 10 cm da terra. Per ottenere delle fioriture abbondanti è importante intervenire con la cimatura dei rami. Se viene eseguita regolarmente svolge la funzione di risvegliare le gemme laterali e di favorire la ramificazione.
È bene ripulire la base delle piante dalle foglie rimanenti, per evitare i marciumi del colletto .
L’ideale è effettuare per tempo questa pulitura e pacciamare la base con un misto di foglie e torba.

Foto di Mammiya da Pixabay