Nel mese di ottobre è importante valorizzare i benefici effetti del sole di cui si è fatta scorta nella stagione calda.
La parte di sole che si è accumulata d’estate, in un certo senso va in letargo dentro di noi, scendendo nelle viscere e andandole a riscaldare.
Gli alimenti di questo periodo, dato che la natura è saggia, funzionano anch’essi da riscaldante “antigelo” per aiutarci in questa fase di cambiamento.
Nutrirsi con i frutti di stagione significa introdurre l’ultima carica di fuoco ed energia prima del freddo invernale.

Tra la frutta e la verdura di stagione che la natura ci offre abbiamo:

– la melagrana – astringente e antiossidante;
– l’uva – antiossidante;
– la castagna – rigenera l’organismo offrendo un pieno di energia e di minerali;
– la noce – ricca di acidi grassi essenziali come quello linoleico e linoleinico, svolge un importante funzione di nutrimento delle cellule nervose.

– il sambuco – diuretico che aiuta ad eliminare gli accumuli di tossine responsabili tra l’altro del dolore reumatico. Se affiancato dal ribes, ricco di principi antinfiammatori, l’effetto si potenzia;
– la rosa canina – ricca di vitamina C, è un efficace preventivo contro l’insorgere dell’influenza;
– la carruba – nutriente e rigenerante per le mucose intestinali;

– i legumi (fave, piselli, fagioli, lenticchie, ceci) – preziosa fonte di proteine, e sali minerali;
– il radicchio – aiuta a combattere l’influenza, depura il fegato e fortifica le ossa.;
– la barbabietola – ricca in ferro e vitamina C, utile in caso di anemie, nella riduzione dei grassi e delle tossine, e nell’affaticamento mentale.

Ottobre è legato al ciclo annuale della vite, in particolare per la lavorazione delle uve e la fermentazione del mosto.
È il tempo della vendemmia, che veniva anch’essa accompagnata da numerosi rituali grazie alla sua profonda valenza simbolica – la trasformazione dell’uva era vista come simbolo della trasformazione spirituale degli uomini che, come il vino viene chiuso nel buio delle botti e delle cantine, venivano iniziati ai riti misterici nel buio di santuari e templi sotterranei. 

È tempo di iniziare ad interiorizzarci, a viaggiare entro noi stessi accompagnati dal buio che avanza e che concilia alla riflessione sui misteri della trasformazione attraverso la morte, sempre portando in noi stessi il seme della rinascita.