PESCO
Prunus persica L.
Famiglia – Rosaceae

Il pesco trae le sue origini dalla Cina, dove è coltivato da circa 5.000 anni e rappresenta un simbolo di lunga vita ed immortalità e i cui fiori sono stati celebrati da poeti, pittori e cantanti.
Dall’oriente il pesco giunse in Persia e da qui in Europa.
L’epiteto specifico deriva quindi dalla Persia, con significato di “della Persia“, ripreso ancor oggi in molti dialetti italiani come per esempio romanesco “persica”, o genovese “persiga” o piemontese “persic”.
In Egitto la pesca era sacra ad Arpocrate, dio del silenzio e dell’infanzia, tanto che ancora oggi le guance dei bambini vengono paragonate alle pesche, per la loro morbidezza e carnosità.
Il frutto arrivò a Roma nel I secolo d.C. e grazie ad Alessandro Magno si diffuse in tutto il bacino del Mar Mediterraneo.

La maturazione dei frutti, le pesche, varia a seconda della zona di produzione, da metà maggio fino a settembre. Le principali nazioni produttrici sono la Cina, la Grecia, la Turchia, la Spagna e l’Italia.
In Italia le principali regioni produttrici sono l’Emilia Romagna, la Liguria, il Veneto, il Piemonte e la Campania.

Il frutto è composto per il 90% da acqua, ma contiene anche:
sali minerali – potassio, sodio, ferro, calcio, fosforo, magnesio, zinco, fluoro, rame, manganese e selenio;
vitamine – A, B1, B2, B3, B5, B6, C, E, K e J;
zuccheri facilmente assimilabili dal nostro organismo;
acidi organici – tartarico, malico, citrico e clorogenico;
proteine, grassi, zuccheri, fibre alimentari e ceneri.

 

PROPRIETÀ
Ricostituenti e Depurative – Grazie alla presenza di Calcio e Potassio e all’abbondanza di zuccheri, la polpa ha proprietà rinfrescanti e disintossicanti. Inoltre è anche un frutto rimineralizzante, tonificante e ricostituente.
Antiossidanti – Le vitamine, il beta-carotene, la criptoxantina, la luteina e la zeaxantina, contenute nella polpa e nella buccia, funzionano come spazzini nei confronti dei radicali liberi.
Le loro proprietà aiutano così l’organismo a prevenire diverse patologie come le malattie cardiovascolari ed alcuni tipi di tumore.
Antitumorali – Contiene composti fenolici e carotenoidi che possono essere d’aiuto nella lotta a vari tipi di tumore come quello al seno, ai polmoni ed al colon.
Immunitarie – La vitamina C contenuta in questo frutto, è indispensabile per la fortificazione delle ossa ed è altrettanto importante per il trasporto e l’assorbimento del ferro nel sangue.
Altra vitamina presente nella pesca e non meno importante è il beta-carotene. Questo, una volta giunto nel nostro organismo si trasforma in vitamina A.
Sotto questa forma apporta benefici alle ossa, ai denti ed alla pelle. Svolge inoltre un’azione protettiva nei confronti degli attacchi da agenti inquinanti.
Regolatorie della Pressione Sanguigna – La presenza di potassio porta benefici all’equilibrio dei fluidi corporei, aiuta a reintegrare l’eventuale perdita di sali minerali dovuta all’eccessiva sudorazione tipica del periodo estivo, ha proprietà vasodilatatrici in grado di rilassare le pareti dei vasi sanguigni, permettendo così un maggior afflusso di sangue. I suoi effetti riducono lo stress del sistema cardiocircolatorio con effetti positivi sull’ipertensione.
Protettive per gli Occhi – La luteina e la zeaxantina offrono protezione nei confronti della cataratta e proteggono gli occhi dalla degenerazione maculare, mentre la vitamina A ed il beta-carotene prevengono patologie legate agli occhi come la xeroftalmia e la cecità al crepuscolo.
Digestive- La pesca è una buona fonte di fibra alimentare che è in grado di assorbire l’acqua e prevenire vari disturbi come stitichezza, emorroidi e gastrite. La fibra è d’aiuto nella pulizia dell’intestino e nell’aumentare la motilità intestinale con benefici per il processo digestivo.
Riduzione del Colesterolo – Gli studi hanno dimostrato che i composti fenolici presenti nella buccia, insieme all’attività della fibra, riducono i livelli di colesterolo LDL, aumentando la quantità di colesterolo HDL.

Dal libro inedito sulle “Piante alimentari” di Federica Spaziani