AGLIO
Allium sativum L.
Famiglia Liliaceae.

Se vuoi rimanere sano non dimenticare di consumare due spicchi d’aglio la settimana!
L’aglio era apprezzato fin dall’antichità per il suo singolare aroma, ma anche per le sue proprietà terapeutiche.
Non è del tutto sicura l’etimologia del nome: secondo alcuni autori deriva dal latino allium che potrebbe essere collegato ad all, una parola celtica che significa “caldo, bruciante”, con riferimento alle caratteristiche afrodisiache attribuitegli .

Era conosciuto dai Sumeri 5000 anni fa.
Nessuno però l’amò quanto gli Egizi, Il valore che essi gli attribuivano era infatti tale che meno di 7 kg bastavano per acquistare un giovane schiavo. Gli operai che lavoravano alla costruzione della piramide di Cheope lo usavano quotidianamente come alimento, perché, oltre a rendere più sopportabile la fatica, sembra che incrementasse la forza e la potenza fisica.
Si narra addirittura che, essendo venuta a mancare questa preziosa pianta, gli schiavi avrebbero dato vita al primo “sciopero”, convinti che esso aumentasse la resistenza fisica.

Plinio lo giudicava diuretico, efficace contro i vermi intestinali, adatto a combattere asma, e itterizia, un valido antidoto addirittura contro la rabbia e il veleno.
A tali proprietà nel corso dei secoli se ne aggiunsero altre, al punto che la medicina popolare vide nell’aglio una forza in grado di curare e apportare benefici in una grande varietà di malanni.

Presso Greci e Romani l’aglio era il cibo abituale degli atleti e dei soldati, poiché si credeva sviluppasse forza e aggressività.
Le levatrici l’appendevano invece nelle stanze del parto, per salvaguardare i neonati dalle malattie e dai sortilegi.

Ma fu soprattutto durante il Medioevo che la superstizione popolare assegnò all’aglio il diritto di proteggere dal malocchio, dal morso dei vampiri e da quelle “malattie” provocate dagli spiriti maligni, ovvero i disturbi mentali).

Si dice che fosse usato per curare le ferite delle crociate dei cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme.

Durante la prima guerra mondiale, grazie alle sue proprietà disinfettanti, veniva usato dai medici delle armate britanniche, francesi e russe, per curare le ferite dei soldati; mentre durante la seconda guerra mondiale, fu particolarmente utilizzato dai medici dell’Armata Rossa, guadagnandosi l’appellativo di “penicillina russa”.

Secondo la tradizione popolare, avrebbe la virtù di garantire da ogni maleficio, tanto da provocare malesseri gravissimi alle streghe che gli si avvicinano. Per questo motivo si consigliava di portarlo sotto la camicia nella notte di S. Giovanni, insieme con altre erbe come l’Iperico, la Ruta o l’Artemisia per difendersi dalle streghe che passavano numerosissime nel cielo recandosi al gran sabba annuale.

COMPOSIZIONE
Questo bulbo contiene potassio, ferro, calcio, fosforo, magnesio, zinco, rame, manganese e selenio; vitamine B1, B2, B3, B5, B6, C, E, J e K; amminoacidi (acido aspartico e glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, fenilananina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina) e l’allicina, il principio attivo con proprietà antisettiche.

PROPRIETÀ
Battericide
 – È un efficace antisettico e battericida (grazie alla presenza di vitamina C e di zolfo) che distrugge i microbi e i batteri e ne impedisce la proliferazione.
Antiossidanti – Grazie alla presenza di selenio e dei solfuri, è uno degli antiossidanti più efficaci contro i radicali liberi.
Antiparassitarie –  Combatte i parassiti più comuni, in particolare i vermi che colpiscono l’intestino.
Depurative – Aiuta il fegato nel processo di depurazione e disintossicazione e quindi è di ausilio nella prevenzione delle malattie epatiche.
Tonificanti– Rinforza il tono muscolare del cuore rendendo più fluido il sangue, portando benefici al cuore e al sistema circolatorio.
Depurative – Contribuisce alla pulizia delle arterie, evitando soprattutto l’accumulo di colesterolo LDL e svolgendo un’attività preventiva nei confronti delle malattie cardiovascolari.
Equilibranti – Equilibra i valori della pressione sanguigna, nello specifico è ipotensivo e ha un effetto vasodilatatore, quindi allontana la probabilità che si formino trombi. Gli effetti combinati della riduzione del colesterolo e della pressione sanguigna, così come le proprietà antiossidanti, possono portare benefici nella prevenzione di malattie come ad esempio il morbo di Alzheimer e la demenza.
Antitumorali – Uno studio recente, svolto in Cina e in Usa, ha messo in evidenza che questo bulbo, se utilizzato regolarmente nella dieta, può avere effetti protettivi nei confronti del cancro e, oltre a questo, possiede proprietà uniche che sono in grado di inibire, ritardare o addirittura invertire il processo di cancerosi umana.
Rafforzanti – Sembra che l’aglio sia in grado di rafforzare il sistema immunitario proteggendo il nostro organismo da molte malattie.
Analgesiche – È utile nella cura del mal di denti (si ricopre la parte dolorante con la pasta ottenuta dalla spremitura) e nell’infiammazione gengivale.
Protettive contro i metalli pesanti – I composti dello zolfo presenti nel bulbo sembra proteggano l’organismo dai danni provocati dai metalli pesanti.

In cosmesi aiuta a purificare la pelle e porta benefici alla cute che soffre di forfora.

La sua controindicazione è il suo forte aroma che provoca alitosi e che essuda anche dall’epidermide.

Dal libro inedito sulle Specie alimentari di Federica Spaziani