CICORIA
La cicoria, è una pianta erbacea che cresce in Europa, in Asia e in Nord Africa, sia selvatica che coltivata, e comprende numerose varietà.
La cicoria selvatica matura nei luoghi erbosi incolti e asciutti di preferenza argillosi o calcarei in alta montagna ai margini delle colture di patate e grano saraceno: è amara, ma più ricca di minerali, vitamine e principi attivi.
La cicoria coltivata contiene meno principi attivi ed è più dolce.
Si usano sia le radici (per decotto o infusi) sia le foglie da consumare in insalata.
Le varietà da insalata più note sono: la comune da taglio, la rossa di Treviso, la variegata di Castelfranco e le diverse varietà note col nome di ” indivia” (Cichorium endivia), “riccia” (Cichorium crispa), “scarola” (Cichorium latifolia) e belga.

Durante i secoli, la cicoria è stata consumata in grandi quantità, perché si credeva che potesse purificare il sangue ed eliminare le tossine dal fegato.
In Francia, nel periodo napoleonico prima, e in Inghilterra e negli Stati Uniti poi, la sua radice è stata utilizzata come surrogato del caffè.
Rispetto al vero caffè, la cicoria stimola il sistema nervoso, sostenendo le capacità mentali e di concentrazione. È consigliata anche per combattere l’astenia e l’insonnia, come stimolante della digestione, lassativo e regolatore del colesterolo, con conseguente riduzione del rischio di contrarre il diabete o la formazione della sclerosi a placche.

COMPOSIZIONE e PROPRIETÀ
Nella cicoria troviamo sostanze importanti come l’inulina (aiuta a ridurre il rischio di cancro intestinale), la cicorina, la colina, il tannino (funziona da astringente, tonico, disinfettante, disintossicante e blando antibiotico), l’acido cicorico, l’amido, i sali minerali e le vitamine B, C, K, P.
Le sostanze amare presenti, stimolano la digestione e il drenaggio del fegato e della colonna vertebrale, aiutano a ridurre la fame e stimolano la sensazione di pienezza.
La cicoria aiuta l’organismo ad assorbire meglio il calcio ed altri minerali.

Viene impiegata nel trattamento di problemi digestivi, gastrite, epatite, problemi alla cistifellea, vermi intestinali, emorroidi, acne, anemia, anoressia, problemi cardiaci, artriti, astenia, disturbi del fegato e della colecisti, congestione epatica, disturbi della milza, depressioni, dermatosi, diminuzione delle secrezioni biliari, emicrania, ittero, infezioni dell’apparato urinario, insufficienza biliare, reumatismi

È uno dei Fiori di Bach, il fiore dell’”amore incondizionato” nello stato di equilibrio, o del bisogno di controllo, di essere al centro dell’attenzione, della costante rassicurazione nel disequilibrio.

CONTROINDICAZIONI
Non dovrebbe essere utilizzata (o quanto meno è necessario il consulto medico) da donne in stato interessante per via della sua azione utero-stimolante e nemmeno da soggetti con problematiche di calcoli e coleocistite.

Dal libro inedito sulle Specie alimentari di Federica Spaziani