In questo periodo dell’anno il sole si trova molto vicino alla Terra ed emana il suo calore rendendo luglio, uno dei mesi più caldi dell’anno, anche se quest’anno abbiamo avuto un’anticipazione nel mese di giugno particolarmente torrido!
Il nostro corpo risente del calore e tende ad inaridirsi e la fluidità entra in crisi.
Per la medicina tradizionale Cinese, non a caso, ci troviamo nel pieno dell’elemento Fuoco.
Per prendersi cura del corpo, evitando ristagni, disidratazione e cali di pressione, è importante occuparsi della fluidità: i fluidi del nostro corpo devono poter scorrere liberamente e senza ostruzioni per svolgere il loro compito.

Una corretta alimentazione aiuta a tal scopo:

mirtillo – aiuta la circolazione sanguigna e protegge la flora batterica intestinale;
pesca – favorisce la circolazione e una buona digestione;
fico d’india – è un concentrato di sali minerali e vitamine;

pomodoro – aiuta la funzionalità cardiovascolare e porta idratazione;
girasole – elimina la ritenzione idrica, brucia i grassi e dà energia;
cetriolo – rinfrescante, porta idratazione.

 

 

MIRTILLO
Vaccinum myrtillus L.
Famiglia – Ericaceae

Il nome Vaccinium deriva dal termine greco vakintos che originariamente significava giacinto a fiore blu.
Il nome latinizzato “baccinium” venne usato ad indicare la natura dei frutti (bacche blu).
L’epiteto specifico deriva dal latino myrtillus, diminutivo di myrtus, ovvero mirto, per la somiglianza delle foglie e dei frutti.

I Romani e i Galli tingevano di rosso le tuniche degli schiavi utilizzando i frutti di questa pianta.
Le bacche del mirtillo venivano impiegate dalle popolazioni nordiche antiche per ricavare tinture blu-porpora con cui coloravano le stoffe, per ricavare un’acquavite, per confezionare dolci, salse, marmellate.
Nei secoli successivi, venne usato anche nella medicina popolare come astringente e come disinfettante delle vie urinarie.

È un arbusto molto comune nei boschi e lungo i sentieri nelle zone montane.
Presenta un fusto ramoso, una radice serpeggiante e foglie ovali caduche di colore verde, finemente nervate.
I fiori sono bianchi o leggermente rosati e le bacche di color rosso o violaceo.
A scopo terapeutico si utilizzano sia i frutti sia le foglie essiccate.

Nell’antichità era considerato simbolo di ospitalità e quindi offerto ai viandanti sotto forma di bevanda o frutto fresco.
Nel linguaggio dei fiori rappresenta l’Amore, la Gioia e l’Ilarità.

Le bacche vengono utilizzate in cucina freschi o per la preparazione di marmellate, sciroppi, gelatine, succhi, salse, grappe, liquori, vini.
Gli antociani contenuti nel frutto sono utilizzati come coloranti naturali per alimenti.
La specie di origine americana Vaccinum corimbosum viene coltivato per le bacche più grandi e sugose, sebbene saporite rispetto a quelle del mirtillo selvatico.

Il mirtillo nero contiene: tannini, zuccheri, sali minerali (calcio, fosforo, ferro, sodio e potassio), flavonoidi, vitamine A, C e gruppo B (B1, B2 e B3) e Mirtillina, la quale, oltre a donare il caratteristico colore scuro, riduce la permeabilità dei capillari, rafforzando i vasi sanguigni, migliorandone l’elasticità e rendendo quindi il mirtillo un ottimo alleato per rinforzare l‘apparato circolatorio e contrastare la fragilità capillare.

PROPRIETÀ
La presenza delle vitamine e dei sali minerali, dona al mirtillo ottime proprietà antiossidanti in grado di inibire la formazione di radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare.
Le antocianine contenute nel frutto migliorano la vista, e hanno un effetto antisettico, utile nel trattamento di diarrea e cistite.
Le foglie di mirtillo, dalle proprietà diuretiche e disinfettanti dell’apparato urinario, sono inoltre un ottimo ipoglicemizzante e proteggono dai danni del diabete, del fumo e dell’ipertensione.

Controindicazioni – L’uso prolungato e dosi elevate delle foglie possono determinare intossicazione cronica con anemia, cachessia e ittero.

Dal libro inedito sul Le Piante alimentari di Federica Spaziani